Ischia News ed Eventi - Alla scoperta dell’Isola inaspettata…

Alla scoperta dell’Isola inaspettata…

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Se è vero come è vero che il mese di settembre, dopo il caldo e l’affollamento agostano, restituisce gradualmente ad Ischia il fascino dell’Isola, è altrettanto vero che i profumi della vendemmia e dei

mosti traboccanti nei palmenti spinge i visitatori alla scoperta di quell’isola di terra, che ancor’oggi è in grado di emozionare, disvelando un’Ischia inaspettata! Settembre è il mese in cui torna protagonista il mare d’Ischia, oggi area marina protetta dal suggestivo nome de “Il Regno di Nettuno”, tornano a elargire salute e benessere a piene mani le sue acque termali, soprannominate da Strabone le “ Miniere d’oro” dell’Isola, ma soprattutto torna protagonista la terra che, di origine vulcanica, è coperta senza soluzioni di continuità da una rigogliosa vegetazione che  ha guadagnato ad Ischia l’appellativo di Isola verde. Il Monte Epomeo, la cui vetta raggiunge i 789 metri, che rappresenta al centro dell'Isola, una specie di Pandizucchero ischitano, alle cui pendici i contadini continuano a scambiarsi le altrettanto umili e sapienti notizie della conduzione della terra e del maturare dei vini nei cellai, scavati nel tufo della montagna, è il corollario di un’agricoltura eroica che dai pochi terreni pianeggianti si spinge in alto su per le colline e i declivi con orti disseminati su tutto il territorio e con gli oltre 400 ettari di vigneti, per la produzione del vino d’Ischia, uno dei primi vini in Italia ad avere la denominazione di origine controllata, presenti dappertutto, fino a dove la pianta resiste, confermando inalterate le tradizioni contadine di tanti isolani che ancor oggi in oltre 5000 risultano iscritti alla Coldiretti. Un’agricoltura eroica in grado di fermare  la cementificazione selvaggia per difendere l’ambiente isolano, non sacrificando più nemmeno un metro quadro di territorio agricolo alla dissennata devastazione della natura. E’ una svolta importante per l’Isola più popolosa del golfo di Napoli che, nel ribadire il ruolo fondamentale dell’agricoltura di prossimità, rispettosa della biodiversità, vuole difendere il suo straordinario patrimonio naturalistico, esaltando le sue tipicità enogastronomiche come volano di rilancio per il turismo.

Ischia era un orto! Dove si è ritornato a seminare! Bisogna riscoprire l’antica saggezza contadina! Abbiamo dimenticato quei saperi che in tanti anni ci hanno guidato, pensando che la tecnologia potesse avere una  risposta per tutto e dimenticandoci che il turista o in un cinque stelle o in un agriturismo o in un bed and breakfast  cerca il prodotto tipico che Ischia assolutamente deve continuare ad offrire.

Ancora una volta, così, l’isola di terra verrà in soccorso con le sue straordinarie eccellenze paesaggistiche, con il suo ambiente incontaminato, e la qualità dei sapori dei suoi prodotti agricoli a un’industria turistica boccheggiante, incapace di ritrovare la sua identità per un’offerta di grande qualità. Da qui nasce, organizzata dall’Associazione Pro loco Panza,  la manifestazione “Andar per Cantine” che, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, intende accompagnare per mano i turisti e gli amanti del vino alla scoperta di quei itinerari paesaggistici e naturalistici dove continua la grande tradizione della vinificazione, con una sapienza antica, che affonda le sue radici nella storia millenaria dell’Isola, che ci riporta alla mente i marinai greci d’Eubea che, nel loro lungo peregrinare nel Mediterraneo, scelsero Ischia come  terra dove fondare la loro città e dove piantare la vite che, con i suoi acini d’oro come gocce di sole, su questa terra, attecchì  magnificamente!