Ischia News ed Eventi - Editoriale

E’ finita un’altra estate! E da poco è incominciato l’autunno! E mi tornano alla mente i ricordi di quando, con la mia famiglia, prima da bambino e poi da ragazzo, trascorrevo ad Ischia almeno trenta giorni nella stagione più bella dell’Isola, quella a cavallo tra i mesi di settembre ed ottobre. Rimanere ad Ischia fino ad ottobre inoltrato era per la mia famiglia la più cara delle consuetudini!

Settembre per Ischia è sempre stato il mese della vendemmia. Anche se quest’anno il caldo torrido, non intervallato da benefiche piogge estive, ha costretto i vignaiuoli a raccogliere le uve, mature sulle viti, già sul finire di agosto, per scongiurare che il raccolto seccasse sulle piante. Il tempo della vendemmia è uno di quei caratteristici tempi di mezzo in cui si incominciano a godere gli aspetti più nascosti ed intimi di questo magnifico territorio, un tempo profumato dai mosti colanti nei palmenti, un tempo ideale, sempre dopo un salutare acquazzone, per andare a funghi nei castagneti dell’Epomeo, per organizzare allegre conigliate campestri; un tempo nel quale si può avere a disposizione un mare più limpido e spiagge meno affollate, si può avere a disposizione un cielo più terso ed un sole più luminoso, un paesaggio più dolce e sereno, le cittadine e le contrade più ordinate ed accoglienti e la gente ischitana più ospitale e cortese.

Anche perché, dopo il grande affollamento agostano, i riti della vendemmia riescono a restituire intatta la vera anima ed identità ischitana, legata alla terra, pervadendo ogni cosa di quella genuina atmosfera di vita campestre che torna a regnare incontrastata sull’isola, grazie al così detto nettare degli dei che fa di Ischia l’Isola beata, nata dal mare e bagnata dal vino! E’ il mese per conoscere l’isola della terra, delle colline, della montagna, percorrendo i sentieri più reconditi che conducono alle più inusuali scoperte, tra panorami mozzafiato e momenti di vita campestre, in cui è piacevole degustare, sulle tavole degli ischitani, un vinello paglierino o arrubinato che accompagna in maniera sublime i piatti della tradizione.

Ischia è senza dubbio una terra rigogliosa, baciata da Dio. Un’isola verde che deve la sua fertilità al sottosuolo vulcanico e che sembra difendersi magnificamente dalle violenze perpetrate dall’uomo. Un’isola rinomata in tutto il mondo per il termalismo che rappresenta un valore aggiunto fondamentale nel panorama dell’offerta  turistica italiana. Ischia, infatti, occupa un posto di primissimo piano nella letteratura idrologica internazionale per il numero e la varietà delle sue acque minerali, la cui fama riposa su un successo terapeutico, mai smentito nei secoli, che ha dato vita  ad una fiorente industria turistica con oltre 300 strutture alberghiere, in gran parte dotate di proprie terme e di piscine di acqua termale. Miniere d'oro, così il medico Giulio Jasolino aveva ribattezzato le sorgenti termali dell'isola d'Ischia in un celebre volume del 1588. Erano stati per primi i Romani, grandi fruitori di terme, ad accorgersi di quella particolare ricchezza dell'isola, conseguenza della sua origine vulcanica.

Dei benefìci delle acque usufruivano  gli abitanti dell'isola, che frequentavano  la sorgente di Nitrodi, nel territorio di Barano. Una fonte miracolosa immersa in una natura selvaggia, rimasta intatta fino ad oggi,  E   poi Cava Scura, nei pressi della spiaggia dei Maronti. Un luogo che ancora oggi evoca profonde suggestioni, con le vasche scavate nella roccia, dove scorre l'acqua che acquista le sue qualità curative dal contatto col fuoco che cova nelle profondità dell'isola.

A due anni circa dalla dipartita di lady Susana Walton, una grande ischitana per amore, che il primo giorno di primavera del 2010 ha raggiunto in cielo il suo amato William, lasciandoci come eredità, indelebile, il suo amore per la natura e per la nostra Ischia, vogliamo ancora una volta dedicare il nostro magazine ad una donna che ha saputo trasformare in un meraviglioso e paradisiaco giardino la “Mortella”, una villa disposta ad anfiteatro sul mare di Forio, famosa oggi per il verde lussureggiante e la varietà delle sue piante che Susana aveva curato proprio per il marito, il grande musicista inglese, William Walton, trasformando in oltre 50 anni, per amore, un’arida cava in un giardino incantato, con al centro un piccolo laghetto, popolato di piante acquatiche.

Sono numerosissime le specie di piante presenti, appartenenti alla flora tipica mediterranea e a quella tropicale, godendo Ischia di un clima temperato che favorisce la coltura e la crescita di moltissime varietà arboree. Uno straordinario giardino che, dal 1992, grazie all’apertura al pubblico, ha coronato un altro sogno di Lady Susana Walton quello di poter diffondere tra i numerosi visitatori l’amore per la natura e per il giardinaggio, unitamente alla grande promozione della musica portata avanti dalle due Fondazioni, intitolate a William Walton, quella britannica, fondata nel 1985, e quella italiana, riconosciuta nel 1989, che si propongono di aiutare, nella formazione, i giovani musicisti, italiani e inglesi, con corsi annuali che si svolgono sullo sfondo del magnifico palcoscenico naturale della “Mortella”.

Capri scende in piazza, anzi sul molo e in mare, per impedire ancora una volta che il cartello degli armatori finisca di distruggere il turismo! Mentre Ischia tace!   Capri protesta e alza la voce contro l’insipienza degli amministratori pubblici che consentono ai soliti noti armatori privati di danneggiare un industria turistica già messa a dura prova dalla crisi economica! Mentre Ischia, con la testa china, subisce sulla sua pelle l’ennesima violenza perpetrata a danno della sua economia!

Non è l’aumento di poche decine di centesimi sul biglietto residente a preoccupare i capresi ma l’eccessivo costo del biglietto per il turista che vuole visitare Capri, perchè penalizza l’intera filiera dell’incoming isolano! Ma forse Ischia ancora non se ne rende conto!

La battaglia per il diritto al trasporto sulle isole è solo iniziata! In quanto è ormai improcrastinabile  bandire una gara europea per l’assegnazione delle corse che oggi vengono gestite, in maniera privatistica, senza alcuna concorrenza, dai soliti noti!

Dopo il letargo invernale, Ischia si risveglia più bella che mai! Mettendo in mostra i suoi gioielli: dalle eccellenze ambientali e paesaggistiche ai saperi e ai sapori della sua terra , dal suo mare, l'area marina protetta del Regno di Nettuno alle sue miracolose acque termali, ribadendo, grazie a questa variegata offerta, un ruolo di primissimo piano nel panorama turistico nazionale ed internazionale. Certamente bisogna rimboccarsi le maniche per superare l'incertezza economica e l'attuale recessione, puntando sulla qualità di un offerta curata nei minimi particolari, a buon mercato, ma lontana dal miraggio dei low-cost, che di basso hanno solo l'impoverimento di quei servizi destinati a rendere piacevole e attraente la vacanza ai tanti turisti e viaggiatori che scelgono Ischia per la sua straordinaria bellezza.

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