Ischia News ed Eventi - Ascom news: definite le istruzioni operative per il bonus bebè

Ascom news: definite le istruzioni operative per il bonus bebè

Bonus Bebè

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A chi spetta il bonus bebè e come ottenerlo secondo le ultime normative in circolazione.
Come noto, ai sensi dell’art. 1, commi da 125 a 129, Finanziaria 2015 per ogni figlio nato o adottato nel periodo 1.1.2015 – 31.12.2017 è riconosciuto un assegno di importo annuo di € 960. 

Tale assegno:

- è erogato, previa richiesta, dall’INPS mensilmente a decorrere dal mese di nascita / adozione;

-non concorre alla formazione del reddito complessivo IRPEF;

-è corrisposto fino al compimento del terzo anno d’età ovvero del terzo anno di ingresso nelnucleo familiare a seguito dell’adozione, per i figli di cittadini italiani o di uno Stato UE ovvero di extracomunitari con permesso di soggiorno residenti in Italia;

- spetta a condizione che il valore dell’indicatore ISEE relativo al nucleo familiare del genitore
richiedente l’assegno, non superi € 25.000.

In caso di ISEE pari o inferiore a € 7.000 il bonus è raddoppiato (€ 1.920);

- non rileva per la verifica del limite di reddito per la spettanza del “Bonus 80 euro” ex art. 13, comma 1-bis, TUIR

Visita medica dell’Inps sul lavoratore dipendente: gli adempimenti e le nuove regole cui attenersi in caso di malattia

Che cosa devo fare se mi assento dal lavoro per malattia?

Innanzitutto, ci si deve recare immediatamente dal proprio medico curante, il quale provvederà ad emettere un certificato telematico, che verrà automaticamente inviato all’Inps. Il datore di lavoro potrà ugualmente vederlo tramite il portale web dell’Istituto, ma, dietro sua richiesta, si dovrà fornire il protocollo del certificato (ID telematico).


Che cosa posso fare se non reperisco il medico curante, per avere il certificato?
In questo caso può richiedere la certificazione alla Guardia Medica. Si ricordi che il certificato deve essere inviato telematicamente all’Inps entro 2 giorni dall’assenza.


Il medico fiscale può arrivare subito?
Il medico fiscale, che può essere inviato su richiesta dell’Inps, del datore di lavoro o dell’Amministrazione(per i dipendenti pubblici), può effettuare la visita anche nel primo giorno d’assenza. Per il comparto scuola, però, il dirigente può richiedere il controllo immediato solo in caso di assenze contigue a giorni liberi o festivi.

Quali sono gli orari della visita fiscale?
Per gli Statali ed il personale degli Enti Locali, le fasce orarie vanno dalle 9:00 alle 13:00, e dalle 15:00 alle 18:00, 7 giorni su 7, compresi, dunque, i festivi e le giornate libere. Per i dipendenti privati, invece, le fasce orarie partono dalle 10:00 , sino alle 12:00 e dalle 17:00 sino alle 19:00; la disponibilità è sempre per l’intera settimana, liberi e festivi compresi.


In caso di ricovero in ospedale, come può avvenire il controllo medico?


In quest’ipotesi, non esiste alcun obbligo di reperibilità, né per lavoratori della P.A., né per privati; egualmente, non si è tenuti ad essere reperibili in caso di malattie nelle quali è a rischio la vita , d’infortunio sul lavoro, patologie per causa di servizio, gravidanza a rischio, ed eventi morbosi correlati all’invalidità attestata.


Se il medico fiscale non trova nessuno in casa, che cosa succede?


Bisogna vedere, innanzitutto, se si può invocare una giustificazione a proprio favore. Se, ad esempio, il soggetto deve sottoporsi a cure, visite o accertamenti , non è sanzionabile, ma dovrà effettuare una comunicazione preventiva al datore o all’amministrazione , ed esibire, in seguito, la documentazione giustificativa inerente. Quando, invece, l’assenza è immotivata, si perderà il 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia, ed il 50% per i restanti.


Se alla visita fiscale non è stato trovato nessuno in casa, perché non ho sentito il citofono o il campanello, come posso evitare la sanzione? E se non sono in grado di aprire la porta al professionista perché mi sento davvero male?


Questi, purtroppo, sono casi molto frequenti, oggetto di una vasta giurisprudenza: sfortunatamente, l’orientamento generale tende a non giustificare ipotesi simili, seguendo il principio per il quale il lavoratore è tenuto a predisporre tutti gli accorgimenti possibili per consentire l’accesso al medico.


Sono risultato assente al controllo, ma ho trovato un biglietto in cui mi si chiede di presentarmi ad una visita ambulatoriale presso la ASL: le sanzioni per l’assenza alla visita fiscale mi saranno applicate anche se risulto davvero malato?
La visita ambulatoriale non costituisce una giustificazione dell’assenza, pertanto, anche con patologia in corso, il soggetto sarà comunque sanzionabile.


Che cosa devo fare se devo prolungare le assenze a causa di una ricaduta?
Entro due giorni dalla nuova assenza, dovrà richiedere un nuovo certificato, che il medico invierà telematicamente all’Inps: la procedura prevista è la medesima dell’evento morboso principale, pur trattandosi di ricaduta.


Se mi devo assentare da casa per un’urgenza personale, per esempio per andare dal medico di base, che succede se non mi trova il medico fiscale?
Se il lavoratore riesce a dimostrare che la propria assenza è stata dovuta a giustificato motivo non incorre in nessuna penalizzazione. Abbiamo elencato tutte le cause di giustificazione in questo articolo “Visita medica dell’INPS: le giustificazioni“.


Quali sono i lavoratori esclusi dall’obbligo di reperibilità?


I soli dipendenti pubblici non hanno l’obbligo di rispettare le fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali, se assenti per malattia per le seguenti cause:


– Patologie gravi che richiedono terapie salvavita.
– Gravidanza a Rischio.
– Infortunio sul lavoro Inail.
– Malattie professionali INAIL, per le quali è stata riconosciuta la Causa di Servizio.
– Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.