Ischia News ed Eventi - Rubriche

È chiaro in questa notte meravigliosa di luna piena che è "luna blu* il presente e l'avvenire di casamicciola d'Ischia sul mare con il suo piccolo sistema portuale commerciale e turistico. C'è al molo di levante ormeggiata il panfilo dell'emiro del quatar con decine di barche. C'è buona musica da piazza della marina. La riviera da monte di vico fino a punta Perrone è piena di luci dell'uomo e della luce della luna. Il mare è calmo e caldo come "la mar" al femminile di Hemingway nel "vecchio e il mare" come se fossimo ai Caraibi. Domani sarà preso dai bagnanti. Ma stasera. La luna ferma il tempo.

Il complimento della vita/ è stato detto che i complimenti sono come il profumo. Debbono essere aspirato non inghiottiti. Cioè vanno divisi:quelli di occasione e quelli sinceri. Quelli sinceri vengono detti in maniera spontanea quasi per caso. Ma un complimento sincero ti cambia la vita. Ti fa conoscere meglio te stesso. Ti fa acquistare autostima. Era l'estate del 1973.facevo il giornalista locale da 4 anni. Sapevo fare un giornale locale. Ero corrispondente di agenzie e quotidiani. Proponevo servizi a settimanali. Pochissimi soldi ma grande impegno.

L'addetto stampa e la sua dignità /ho fatto il capo ufficio stampa di un grande ente pubblico per 26 anni. Ho vissuto per un tempo così lungo Epoche diverse. Tumultuosa da un punto di vista politico ed istituzionale. Ho conosciuto centinaia di persone politiche. Alcune erano "personalità" di valore umano e culturale. Ho appreso molto da loro. Altre erano di una enorme mediocrità e mi hanno confermato il degrado della politica che non mi permetteva di essere completamente da una parte. Così per il ruolo svolto ho conosciuto la stampa napoletana ed anche quella nazionale.

Bonus Bebè

A chi spetta il bonus bebè e come ottenerlo secondo le ultime normative in circolazione.
Come noto, ai sensi dell’art. 1, commi da 125 a 129, Finanziaria 2015 per ogni figlio nato o adottato nel periodo 1.1.2015 – 31.12.2017 è riconosciuto un assegno di importo annuo di € 960. 

Era un popolo tenace e forte quello dell’isola d’Ischia costituito da contadini e di pescatori. Traeva dalla terra, da una terra fertile che bisognava domare contro la morfologia e la furia degli elementi, tutti i mezzi di sussistenza in una straordinaria “economia autarchica” ed era capace questo popolo, già numeroso nel Medio Evo e nel Rinascimento e sparso in una decina di micro-comunità nei 46 Kmq. dell’isola più grande dell’arcipelago napoletano il quale arrivava fino a Ponza distante 44 miglia, di fare anche commercio di questa produzione agricola imperniata sul vino con le altre isole-sorelle e soprattutto con il Continente. Già nel XVIII secolo si producevano nell’isola 50mila botti di vino.

E' l'unico fra i sei Comuni dell'isola che ha un Commissario Prefettizio e cioè non è capace di avere una "amministrazione ordinaria" nonostante la legge sull'elezione diretta del sindaco. Dal 1975 cioè con l'introduzione del metodo proporzionale di elezione e fino al 1993 ha avuto un numero incalcolabile di "crisi amministrative" con decine di formule e decine di sindaci ed assessori.

Viene, due volte all’anno sempre nel mese di dicembre, per circa 10 minuti e per 18 giorni, nella mia casa – che prima ancora è stata la casa dei miei nonni e dei miei genitori – da oltre 50 anni – mezzo secolo – a suonare la sua zampogna accompagnata da un pifferaio che fa anche il cantante. E’ un uomo discreto, di poche parole, dignitoso ed umile e prima di cominciare la sua novena dell’Immacolata porta in casa una “cucchiarella” di legno quale suo dono. Il piccolo concerto si deve tenere di fronte ad una statuina dell’Immacolata per la prima novena ed ad un presepe per la seconda di Natale che comincia il 14 dicembre. Prima di cominciare si accende la candela e per pochi minuti tutta la famiglia ascolta il canto e la musica e si raccoglie in una preghiera silenziosa a Dio comunque venga concepito da ogni persona.

E’ un rito o una tradizione orale che si tramanda di generazione in generazione, che si ripete per durare e che ferma il tempo e la Storia. Per anni, nella fretta della vita, non ho curato il rituale. Era compito di mio padre e di mia madre e non avevo assolutamente tempo per soffermarmi su queste tradizioni che ritenevo di una ritualità eccessiva io laico ed anticlericale, figlio della contestazione giovanile del ‘68, in aperto dissenso con la religiosità dei miei genitori.

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