Ischia News ed Eventi - Antonio Castagna (1914-1984): Un uomo delle autonomie locali

Antonio Castagna (1914-1984): Un uomo delle autonomie locali

Storia
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Si tiene domenica 12 ottobre 2014 a Casamicciola Terme alle ore 10 al Complesso Calise in Piazza della Marina una giornata di studi in Memoria di Antonio Castagna (1914-1984), già sindaco di Casamicciola Terme dal 1954 al 1970, Consigliere Provinciale di Napoli dal 1970 al 1984 ed assessore alle finanze ed alla programmazione dal 1970 al 1980 e dal 1980 fino alla morte avvenuta a Casamicciola nella notte tra il 22 ed il 23 settembre 1984.

La manifestazione è organizzata dall’Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’isola d’Ischia (OSIS) e dall’ANSI (Associazione Nazionale Scuola Italiana) nel “centenario della nascita e nel trentennale della morte un Ricordo ed una riflessione sul sistema degli enti locali nel permanente riformismo italiano: il caso della “Città Metropolitana” di Napoli”.

Dopo i saluti del Presidente dell’ANSI per le isole partenopee, dottor Ambrogio Mattera e del Presidente dell’OSIS, Ing. Angelo D’Abundo, la vita e l’opera di Antonio Castagna, “un uomo delle Autonomie Locali”, sarà tratteggiata dall’avv. Giuseppe Di Meglio, già consigliere comunale di Barano d’Ischia e dal prof. avv. Tammaro Chiacchio, avvocato amministrativista e docente universitario in Diritto Pubblico, Diritto Amministrativo e Scienza dell’Amministrazione.

In particolare il prof. Tammaro Chiacchio – autore del volume “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni – Legge 7 aprile 2014 n. 56”– (Napoli- Giannini Editore (2014) – si soffermerà sul lungo processo di trasformazione dell’Ente Provincia avviato fin dagli anni ‘70 del ‘900 con la legge statale n. 382/75 sull’ordinamento regionale e sull’organizzazione della Pubblica Amministrazione e sulla legge regionale della Campania n. 54/80 sul trasferimento delle funzioni amministrative ai Comuni ed alle Province fino ad arrivare alla legge statale n. 56 del 20014 detta “Legge Del Rio” sulle “Città Metropolitane”.

Il giornalista Giuseppe Mazzella, già addetto stampa della Provincia di Napoli (1976-2001), introduce e coordina la giornata di studi aperta anche alle testimonianze ed agli interventi dei partecipanti.

Di un uomo di Governo che ha dedicato la sua vita all’amministrazione pubblica si dice – come per Fanfani o Andreotti per esempio – che è stato uno “statista” cioè “uomo di Stato il cui apporto alla vita politica del paese ha rivestito un’importanza di grande rilievo o addirittura storica”( Devoto – Oli). Ma di un uomo che ha dedicato - nelle sue luci e ombre come ogni storia vivente – la sua vita all’amministrazione ed alla valorizzazione degli enti locali - il Comune e la Provincia - cosa si dice? Come lo si definisce? Cosa rimane di lui in un Italia “che è un paese votato alla distruzione della sua memoria” come diceva Leonardo Sciascia? Se la Memoria viene cancellata per i Grandi Fatti figuriamoci nelle piccole storie dei paesi del Mezzogiorno e dei suoi Protagonisti!

Eppure la storia economica e sociale dell’isola d’Ischia – la più grande del Golfo di Napoli, la più urbanizzata, l’ottava d’Italia – per la sua trasformazione economica, da agricola a turistica, a partire dal secondo dopoguerra non merita di essere dimenticata perché il suo sviluppo è stato vertiginoso negli anni ‘60 tanto da diventare “maturo” ed entrare in crisi perché è avvenuta una cementificazione selvaggia senza Programmazione e con un sistema istituzionale obsoleto.

Con le prime elezioni democratiche nel 1946 nasce nell’isola d’Ischia una nuova classe dirigente che aderisce in massa alla Democrazia Cristiana e che vuole valorizzare le “Autonomie Locali” riavute dopo la parentesi ventennale fascista.

Rinascono i sei Comuni (Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno, Forio, Barano e Serrara-Fontana) e ciascuno ha un proprio Sindaco che diventa il punto di riferimento istituzionale per il decollo turistico – la strada obbligata per una nuova economia favorita dagli investimenti di Angelo Rizzoli e Gaetano Marzotto – e c’è la Cassa per il Mezzogiorno con i suoi interventi “straordinari” e c’è un Ente Pubblico speciale che si chiama Ente per la Valorizzazione dell’isola d’Ischia che ha fondi speciali dal Governo. Quei sindaci aderiscono tutti alla DC e sono Vincenzo Telese nel Comune capoluogo di Ischia, Vincenzo Mennella a Lacco Ameno, Vincenzo Mazzella a Forio, Giovanni Di Meglio a Barano, Pietro Carlo Mattera a Serrara-Fontana e Antonio Castagna a Casamicciola che era la più antica stazione termale dell’isola fin dal XVI secolo.

Castagna nel 1946 ha 32 anni. E’ un piccolo imprenditore edile figlio di un piccolo imprenditore termale. Ha studiato fino alla “terza tecnica di avviamento professionale”. Viene eletto consigliere comunale ed assessore ai lavori pubblici. Lo sarà fino al 1953 quando diventa sindaco.

Sarà sindaco per 16 anni e resterà in consiglio comunale per 34 anni ininterrottamente. Diventerà anche il segretario di zona della DC cioè il leader locale del più importante partito di Governo.

Nel 1970 diventa consigliere provinciale della DC e poi assessore alle finanze ed alla programmazione. Nel 1975 ridiventa consigliere provinciale con l’aspirazione a diventare Presidente della Provincia di Napoli, la terza d’Italia dopo Milano e Roma, ma la DC perde le elezioni dopo oltre 40 anni e diventa consigliere di minoranza. Non molla.

Nel 1980 si ripresenta ed ha già 66 anni e la Provincia è un “ente minore”. E’ il penultimo degli eletti nella lista della DC. Ma è l’uomo di cui la DC e soprattutto l’on. Antonio Gava si fida. E’ assessore alle finanze ed alla programmazione, l’incarico più importante ma anche più oneroso della giunta che è un “pentapartito” con il PSI-la DC. il PSDI-il PRI-il PLI, negli anni della minaccia del terrorismo, delle manifestazioni di protesta dei disoccupati organizzati e degli ex-detenuti, del lungo dibattito sulla “utilità-inutilità” dell’Ente Provincia alla ricerca di un ruolo di Governo perché è schiacciata tra la mega-Regione, il mega-Comune di Napoli ed altri 91 medi e piccoli Comuni che rivendicano un ruolo autonomo.

Muore sul campo a circa 10 giorni dal compleanno dei suoi 70 anni. D’infarto dopo aver partecipato ad una manifestazione ed essere rientrato a casa da solo. Anche Vincenzo Telese sindaco d’Ischia per 15 anni è morto così nel 1970 ed anche Enzo Mazzella, sindaco d’Ischia ed assessore regionale, morirà così nel 1990.

Come è stato l’impegno politico ed amministrativo di questo “uomo delle autonomie locali” per trentotto anni? Cosa rimane? Quanto è stato fatto e quanto ancora restava da fare per l’isola d’Ischia e la Provincia di Napoli dove quest’uomo è stato eletto consigliere per quattordici anni con grandi progetti e grandi speranze?

C’è ancora una speranza per un Governo efficiente delle Autonomie Locali - che sono scritte nella Costituzione - al tempo di oggi? Cosa può rappresentare la “Città Metropolitana” di Napoli?

Di questo si parlerà nella giornata di studi dedicata ad Antonio Castagna, un uomo delle Autonomie Locali.