Ischia News ed Eventi - Lettera aperta sulla protesta di Capri

Lettera aperta sulla protesta di Capri

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Anzitutto un sentito grazie alle istituzioni di Capri, al suo mondo associativo, ai giovani del forum, ai singoli cittadini ed agli ospiti di detto territorio per la lezione di cittadinanza attiva che hanno saputo dare e per aver, ancora una volta, alzare la testa e la voce sulle problematiche marittime contro le clientelari politiche regionali e contro gli  affari di pochi di pochi privilegiati. Sbaglia di grosso che vorrebbe associare l’imponente manifestazione popolare di Capri - che ha come primi protagonisti i parroci del paese con le loro campane delle 06 del mattino per la sveglia, e le altre in cantiere a Procida e ad Ischia  - solo ai rincari tariffari ed alla sfida armatoriale di negare  ai residenti la tariffa ridotta  nei giorni festivi: c’ è sicuramente questo, ma non solo questo!

La protesta va ben oltre il contingente e registra la rivolta di cittadini-utenti stanchi di essere presi in giro; di un popolo che ha subìto da anni sulla propria pelle gli effetti di una scellerata politica regionale fatta in dispregio del diritto e della trasparenza con positive ricadute solo sul profitto di un numero limitato di armatori e che chiede il superamento di essa. Che chiede che vengano superati gli “atti di sottomissione” con gare europee; che dice no alla attuale spartizione dei porti sognando un mercato libero e concorrenziale; che lotta perché la Caremar rimanga pubblica e che i servizi da essa offerti vengano potenziati affinchè il diritto alla continuità territoriale, il lavoro, la salute ed il sociale e gli approvvigionamenti essenziali siano al di fuori di qualsiasi logica di profitto. Tutto ciò chiede Capri e lo fa con un grande spirito di solidarietà con il resto delle isole del Golfo a cui chiede uguali impegni e momenti unitari nelle sedi regionali e prefettizie.

A tutto ciò la Regione Campania non ha saputo o voluto dare risposte concrete trincerandosi  dietro giochi di parole e dietro interpretazioni soggettive e di comodo della volontà Comunitaria. Ha manifestato una sostanziale incapacità, in uno con una politica di vicinanza alle aspettative dei privati, che ha deteriorato la situazione al punto tale che ormai sono tantissimi a sollecitare la lotta popolare. Nella cronistoria dell’Autmare dei suoi  dieci anni ed oltre di attività sono riscontrabili elementi tali da far tremare le vene ed i polsi a chiunque, ma non all’attuale Ass.re Regionale che continua imperterrito ad autogloriarsi del nulla, a non reagire come si dovrebbe di fronte ai ricatti armatoriali ed  a negare democrazia e partecipazioni alle scelte; ed oggi  pontifica finanche su facebook.

 

Il rilancio della Caremar contro la ingiustificata sua privatizzazione  al 100%, la definizione di regole e di piani orario credibili legati alle esigenze della mobilità, l’affermazione di una pratica di governo che sia trasparente e partecipativa, un comportamento istituzionale consono di fronte alle serrate ed al blocco commerciale, l’affidamento di linee nella pluralità  e l’affidabilità dei vettori sono le principali richieste che quel popolo ha indicato ad alta voce. Noi Autmare siamo con esso e con la sua lotta!