Ischia News ed Eventi - Economia

Ad agosto di quest’anno saranno 5 gli anni trascorsi dalla fatidica data del 17 agosto del 2017 che ha segnato e cambiato la vita di molti ischitani. Cinque lunghi anni in cui la tanto sperata ricostruzione di fatto non è mai partita per tutta la serie delle ben note problematiche legate alla fragilità del luogo e ai pregiudizi sul costruito ischitano che di fatto hanno prodotto leggi inapplicabili per il nostro territorio. Cinque anni che ci ha visti vittime di insinuazioni e pregiudizi quasi ad additarci come causa del nostro male, quando in realtà, è stato anche dimostrato scientificamente, le accelerazioni registrate in zona epicentrale avrebbero prodotto lo stesso effetto su qualsiasi altra costruzione italiana. Cinque anni in cui l’opinione pubblica nazionale ci ha considerati terremotati di serie B ed ogni piccola concessione era quasi vista come un regalo per persone immeritevoli.

Qualche tempo fa Franco Borgogna – una delle migliori persone che ho conosciuto nella mia vita – scrisse qui un articolo sulla mancanza di dibattito nell’ isola d’ Ischia, la più importante località turistica della Regione Campania per ricettività quantitativa e qualitativa e per movimento di ospiti, sulla mancanza di dibattito, di confronto e di idee - dai quali poi nasce l’ azione politica - sulla “ scienza economica” che è fondamentale diventata diffusissima nell’ Occidente industrializzato tanto da dividersi in decine di specializzazioni.

Casamicciola e la "ricostruzione" sociale ed economica"/nel disegno di legge del governo per un "codice della ricostruzione" per tutte le località colpite da terremoti é scritto in relazione che "i processi di ricostruzione non si dovranno limitare alla riparazione materiale dei danni ma debbono assicurare ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico".

Semplificazione delle procedure, estensione degli incentivi del Superbonus 110% per gli edifici inagibili fino al 2025 e un ufficio commissariale operativo sull’Isola di Ischia che riaprirà entro il mese di maggio. Questi le prime tre importanti novità che ho illustrato oggi a Ischia nel primo per dare avvio concreto al mio mandato come Commissario straordinario di governo per gli interventi nei comuni dell'isola di Ischia colpiti dal sisma del 2017 nel giorno del mio insediamento.

Non ci sarà più una “Golden Age” per l’isola d’Ischia. La curva dello sviluppo capitalistico è logistica non esponenziale. Non può esistere cioè uno “sviluppo all’infinito” o una “crescita costante”. Le crisi del capitalismo sono cicliche e addirittura secondo Joseph Schumpeter, l’altro grande economista del XX secolo, possono essere salutari come una “doccia fredda” per ripartire con più forza e coraggio. Queste osservazioni sono ancora più evidenti in un’isola dove il territorio è limitato e dove il mare la separa dal Continente.

Quale è stata l’età dell’oro per l’isola d’Ischia? Bella domanda ma dalla difficile risposta perché non abbiamo mai avuto un “Osservatorio Economico sullo Sviluppo” per una visione completa e continua dello straordinario sviluppo economico determinato soprattutto (ma non esclusivamente) dalla scoperta e dall’innamoramento del Cavaliere del Lavoro Angelo Rizzoli (1888-1970) agli inizi degli anni ‘ 50 del ‘ 900.

Un settore produttivo fondamentale dalle criticità annose, che la crisi legata alla pandemia ha aggravato. E con prospettive tutt’altro che rosee, se non si interverrà con decisione per correggere le storture che ne impediscono la ripresa e rischiano di condannarlo alla marginalità. La pesca in sofferenza chiede attenzione e misure concrete per il suo rilancio, e a raccogliere istanze ed esigenze del comparto è la Cia-Agricoltori Italiani, che venerdì scorso ha ufficializzato a Ischia la nascita di PescAgri, la nuova Associazione Pescatori Italiani, che si occuperà di tutelare, sviluppare e valorizzare la pesca e l’acquacoltura sul territorio nazionale e in una proiezione internazionale. Una sfida che non casualmente si è voluto far partire dal Mezzogiorno e dalla Campania, in considerazione dell’importanza storica della pesca in questi territori, dove ne sono rappresentate tutte le diverse tipologie, da quelle più industriali a quelle, prevalenti, artigianali.

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