Ischia News ed Eventi - Rubriche

Sarà firmato questa mattina giovedì 11 luglio l'atto di trasferimento dallo Stato al Comune di Procida del complesso "Ex Carcere Nuovo e Palazzo D'Avalos" (Terra Murata) e l'accordo di valorizzazione con cui si avvia il progetto di recupero e riqualificazione dell'intero complesso che sarà riutilizzato per attività culturali e turistico-ricettive. Con la firma dell'atto di trasferimento – è detto in un comunicato del Comune di Procida - si dà attuazione al programma di valorizzazione siglato dall'Agenzia del Demanio, dal Comune e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, ai sensi dell'art. 5 comma 5 del decreto legislativo sul federalismo demaniale. Si tratta di una procedura speciale che prevede il passaggio di proprietà di beni di grande pregio storico-artistico dallo Stato agli Enti locali, a fronte di un progetto di recupero, valorizzazione e salvaguardia.

Nel magnifico scenario del Cocò Mare a Cartaromana si è svolta la cerimonia dello scambio di consegne del Rotary Club Isola d'Ischia tra il presidente uscente, rag. Antonio Pinto ed il nuovo presidente, arch. Luigi Mennella. Presentato anche il nuovo direttivo costituito da Claudio Iacono (vice presidente), Giacinto Calise (segretario), Danilo Borsò (tesoriere), Bernardo De Martino (prefetto),

Gianni Vuoso ha 64 anni, una laurea in lettere, figlio di un artigiano, una straordinaria passione politica che lo colloca fra  i “sognatori” di una società più giusta che vede solo nel comunismo, 30 anni di insegnamento e 50 anni di giornalismo militante . La Politica, l’Insegnamento, il Giornalismo sono le sue tre passioni di una vita intera e tutte stanno sullo stesso piano e si fondono insieme per una unità inscindibile. Su “Il Golfo” tiene una rubrica settimanale che si chiama “Emeroteca” ed esce il giovedì. “Dall’Emeroteca all’Enciclopedia: 1900-2000 – cento anni di cronaca per una storia d’Ischia” dice il titolo. Vuole fare una Enciclopedia da “ciò che è cronaca domani sarà storia: il futuro di un popolo nella forza della stampa” è l’epigrafe. Raccoglie dai giornali locali del ‘ 900, il “secolo breve”, alcuni articoli dalle testate più varie e li ripubblica con un suo commento.

L’“Emeroteca” di Gianni – al quale sono legato da una amicizia vera da mezzo secolo – acquista, di questi tempi, una straordinaria attualità perché la nostra è un’epoca senza memoria, quella che Mario Capanna chiama la “triturazione informativa” perché il bombardamento quotidiano di notizie ci impedisce di riflettere, di ricordare quanto abbiamo letto appena ieri figuriamoci di quello che abbiamo letto o scritto 40 anni fa. Nell’ultima “Emeroteca” Gianni ha “ripubblicato” un articolo scritto dall’arch. Ugo Cacciapuoti  forse il più  grande architetto del Novecento per l’isola d’Ischia per competenza, cultura, passione civile e gusto del bello.

Ugo,morto da circa 20  anni, non solo fu progettista delle più belle ville negli anni ‘50 e ‘60, quelli del boom economico ma fu uomo politico progressista che dopo un primo impegno come indipendente nella DC aderì negli anni ‘60 al PSI  e portò tutto il PSI di allora, che nasceva come “alternativa di costume e di metodo” alla DC con i suoi potenti uomini politici locali, a sostenere – di fatto – la politica di Programmazione che sul piano locale doveva essere avviata con l’approvazione del Piano Regolatore Generale Intercomunale previsto dalla “Legge-Ponte” del 1967. Ho un ricordo di lui indelebile perché nel 1969 – avevo solo vent’anni – feci il mio primo comizio a Forio in qualità di rappresentante della Federazione Giovanile Socialista nel corso di una manifestazione organizzata dal Comitato di Zona del PSI per  mobilitare la popolazione sul problema del Piano Regolatore Generale che i sei Comuni, retti dalla DC, non volevano adottare.

L’Osservatorio sui fenomeni Socio-Economici dell’isola d’Ischia (OSIS) presieduto da Franco Borgogna ha dato vita circa un anno fa al Comitato Colibrì costituito con  l’arch. Caterina Iacono, che lo presiede, l’ing. Angelo D’Abbundo, la geologa Lucilla Monti, il prof. Gianni Vuoso, chi scrive questa nota e l’operatore di sviluppo territoriale, Osvaldo Cammarota, il più convinto sostenitore dello “Sviluppo Locale” promosso da un partenariato sociale (cittadini,sindacati, associazioni) per una “economia sociale di mercato” con un lunghissimo impegno a Napoli e nell’area metropolitana su questi temi.

Il Comitato Colibrì ha promosso lo scorso anno la sottoscrizione popolare per l’inserimento del recupero del monumentale complesso del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola (secoli XVIII e XIX) nei “Luoghi del cuore” del FAI – Fondo Ambiente Italiano raccogliendo circa 700 firme in poco più di un mese ed ha predisposto un progetto di “finanza di territorio” e di “marketing territoriale” non solo per il recupero di quel complesso del quale centinaia o migliaia di turisti chiedono: “ma come mai  un complesso del genere è in queste condizioni di degrado? Chi è il proprietario?  Perché il Comune non interviene? Ma come fate a sopportare   una vergogna del genere? Uno spettacolo di degrado ed abbandono di questo genere offende la storia, la bellezza, il vostro stesso turismo?”.

Ed allora il Comitato Colibrì – dal nome dell’uccellino dal becco lungo che con una goccia d’acqua voleva spegnere l’incendio della foresta -  ha proposto un “progetto di massima di trasformazione urbana” di Casamicciola, inserito in un nuovo modello di sviluppo dell’isola d’Ischia, ed ha predisposto un “piano di fattibilità giuridica” dell’intero progetto.

La “belle époque” (l’epoca bella, i tempi felici) nacque a Parigi alla fine dell’Ottocento con il ballo del can-can del Moulin Rouge ed i quadri di Henri de Toulouse Lautrec e durò fino agli ‘10 del ‘900. Dalla fine dell’Ottocento le invenzioni ed i progressi della scienza e della tecnica furono senza paragoni con le epoche precedenti.

Un meraviglioso weekend a Ischia, nel ruolo di scrittrice ancora oggi, dopo numerose presentazioni mi fa scappare un sorriso. Arrivare tardi ad una meta prefissata durante l'adolescenza, quando avevo ancora una "mia" lingua, ha degli aspetti positivi: la gioia e lo stupore quasi adolescenziale si rinnova ogni volta di fronte al mio pubblico.

agi berta-1Sabato 8 giugno 2013 alle ore 19 all’Hotel Marina 10 a Casamicciola Terme nell’isola d’Ischia si presenterà il libro di Agi Berta – “Confini incerti” – (Edizioni Uroboros-Milano) per iniziativa dell’Osservatorio sui problemi Socio-Economici dell’isola d’Ischia (OSIS), della Direzione dell’Hotel Marina 10 e del Magazine “IschiaNews & Eventi”.

Ne parleranno con l’Autrice il prof. Gianni Vuoso ed il giornalista Giuseppe Mazzella. Funzionerà il bookshop. Sarà una serata dedicata soprattutto alla Donna, il ruolo di protagonista che ha svolto e svolge nella Storia, particolarmente significativa in questo momento di violenze alle Donne.

Prologo

Il Novecento è stato un secolo terribile. Basta leggere quel libro fondamentale di Gerald Green “Olocausto” dedicato “alla Memoria dei Sei Milioni, dei Sopravvissuti e di Coloro che hanno reagito” per capire. Se vuoi approfondire leggi la storia della seconda guerra mondiale con le memorie di Winston Churchill e “les memories de guerre” del generale Charles de Gaulle e ne viene fuori un quadro terribile tanto che non sai se leggi opere di fantasia oppure cronache e considerazioni sui fatti. Ma come è successo tutto questo? Ma perché è nata questa follia collettiva?

Ogni volta che mi imbatto in una storia del Novecento ripenso sempre a quel necrologio che lessi nel 1996 su “Le Monde”. Ricordava la morte di un certo George Bertrand che doveva essere uno scienziato. Diceva: “Nato il 16 giugno 1904, giorno scelto da Joyce per l’Odissea del suo “Ulisse”, Georges Bertrand, ha lasciato il 15 agosto 1996 questo secolo di progresso e di barbarie. La sua lunga e bella vita fu il percorso di un uomo libero, impegnato contro i fanatismi della religione, del potere e del denaro, fiducioso nell’avvenire della scienza e innamorato delle stelle. Noi ci siamo tanto amati. Guy, Janine, Fabrice Bertrand con i loro cari”. Bellissimo. La considerazione su questo secolo “di progresso e di barbarie”, questa essenziale descrizione di una “lunga e bella vita” impegnata contro “i fanatismi della religione, del potere e del denaro” nella fiducia “dell’avvenire della scienza” ma tuttavia abbastanza romantica di “innamorarsi delle stelle”.

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