Ischia News ed Eventi - Economia

L’Alilauro, considera utile in questa occasione una riflessione sui comportamenti di  tutti coloro che sono artefici della gestione e della sicurezza della navigazione dagli armatori, alle Capitanerie di Porto e alle altre Autorità competenti sulla gestione del personale marittimo Italiano.

Ancora aumenti per il prezzo della benzina, già notevole: 1,723 euro al litro per i gestori a marchio Eni e nei gestori Esso, mentre il gasolio tocca quota 1,698 euro al litro, con un aumento di 0,5 centesimi. Non meno preoccupante il costo della benzina verde (1,714 euro al litro il prezzo medio praticato dalle varie compagnie petrolifere) e del diesel (1,696 euro al litro fino ad un massimo di 1,706 euro , prezzo praticato dai gestori TotalErg).

Gli aumenti non finiscono qui, come sostiene Luca Squeri, presidente nazionale di Figisc Confcommercio (Federazione italiana gestori impianti stradali carburante) che traccia un consuntivo dei prezzi del 2011: ancora uno +0,5 nei prossimi giorni. Un rincaro vertiginoso rispetto alla media europea, dove le quotazioni del greggio Brent sono ferme a 108 dollari/barile (83 euro/barile, 0,522 euro/litro), mentre le chiusure del Platt's delle ultime due giornate hanno fatto registrare variazioni in aumento per la benzina (+0,010 euro/litro) e per il gasolio (+0,012 euro/litro).

Le reti di impresa rappresentano, da un pun-to di vista economico, una libera aggrega-zione tra imprese finalizzata ad accrescere la loro competitività e innovatività.
Il contratto di rete, istituito con la legge n. 33 del 9 aprile 2009 e modificato con l’art. 42 della Legge n. 122/2010, di conversione del decreto legge n. 78/2010, grazie al quale alle imprese appartenenti ad una delle reti di imprese riconosciute competono van-taggi fiscali, amministrativi e finanziari, non-ché la possibilità di stipulare convenzioni con l'ABI.

44mila le presenze alberghiere legate ai viaggi d’istruzione in Campania nell’anno scolastico 2010/2011, chiaro segnale del notevole interesse che quest’anno suscita la sottoscrizione del protocollo d’intesa sul turismo scolastico, effettuata pochi giorni fa da Giuseppe De Mita,  assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, e Diego Bouché, direttore generale dell’Ufficio scolastico, presso gli uffici della Vicepresidenza della Giunta.

30.000 le vittime permanentemente invalide ogni anno, per un totale di 775.374 infortuni accaduti nel 2010; ogni giorno, nel silenzio, 3 persone muoiono sul lavoro. Dati raccapriccianti, quelli dichiarati dall’ANMIL, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, che nel 1998 ha istituito la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, istituzionalizzata con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri nella seconda domenica di ottobre.

Un’associazione, l’ANMIL, che opera da circa 70 anni, contando ben 450.000 iscritti. Ciò che preoccupa maggiormente, nonostante una lieve decremento degli infortuni sul lavoro tra il 2009 e il 2010, è la presenza dei casi di malattie professionali: una realtà a molti sconosciuta, nonostante l’aumento delle denunce (circa il 22%), che nel 2010 sono state ben 42.350.

Quali i risvolti negativi a livello economico? Una spesa annuale di 35 miliardi di euro, che potrebbe essere evitata  - o quantomeno ridotta - grazie alla corretta applicazione delle norme antinfortunistiche ed un’adeguata informazione dei lavoratori sui pericoli che corrono, venendo meno la sicurezza sui luoghi di lavoro, nel caso le stesse siano prese sottogamba.

Mario Capanna nel suo libro "Coscienza Globale" sottolinea che "è stato calcolato che negli ultimi due-tre decenni sono state prodotte e diffuse più notizie che in tutti i cinquemila anni precedenti" e commenta che "l'effetto determinato è che all'aumento di notizie corrisponde una diminuzione della conoscenza". Siamo "informati" di più ma sappiamo di "meno". Capanna chiama questo un "bombardamento quotidiano" che produce una "triturazione informativa" con la conseguenza di una "distruzione della memoria storica". Osservazione condivisibile. Chi legge per intero e ne acquisisce "memoria" un giornale omnibus come "La Repubblica" il "Corriere della Sera"? chi "riflette" sui preziosi commenti di autorevoli studiosi e saggisti? Chi ha il tempo di leggerli e studiarli tutti?

Su "La Repubblica" di domenica 11 settembre 2011 è apparso un commento di Cesare De Seta dal titolo: "Il Turismo abbandonato".

De Seta attacca affermando che "nella difficile congiuntura italiana ci sono spazzi di luce imprevisti che non vanno sottovalutati" come il turismo. Il turismo italiano cresce e cresce soprattutto un "turismo culturale".

Il turismo come valorizzazione di un territorio da preservare. Un obiettivo difficile da ottenere, quando il delicato equilibrio tra ambiente e attività turistico-ricettive riguarda un'isola dalla bellezza naturale come Ischia, da un lato, e la forte richiesta di accoglienza, dall'altro. È questa però l'unica via da perseguire, per non mettere in pericolo un territorio che è generatore di forti introiti, grazie alle attività economiche che ruotano intorno ad esso, affinché il flusso di persone che visitano l'isola possa continuare, nel tempo, ad apportare ricchezza alla stessa.

Questo pensiero è alla base della campagna di sensibilizzazione promossa da Legambiente, i cui attivisti, pochi giorni fa, hanno effettuato un vero e proprio blitz sulla spiaggia di "Cava dell'Isola", in località Forio, famosissima per essere ancora una delle poche non occupata da stabilimenti balneari e frequentata per tal motivo da numerosi giovani, residenti e non, sull'isola.

Altri articoli …