Ischia News ed Eventi - Pio Monte della Misericordia o Casamicciola della speranza riconquistata

Pio Monte della Misericordia o Casamicciola della speranza riconquistata

Rubriche
Typography

Isolani e turisti possono firmare l’adesione direttamente al  tavolo presso il Bar Triangolo  o votare attraverso il sito web  HYPERLINK "http://www.iluoghidelcuore.it" www.iluoghidelcuore.it.


Il recupero ai fini ambientali e produttivi del complesso del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola (60mila Mc. su 24mila Mq2) costituisce la condizione indispensabile per il rilancio economico e sociale di Casamicciola, la più antica cittadina termale e turistica dell’isola d’Ischia,perché pietra miliare di un vasto  progetto di recupero delle aree industriali dismesse di Casamicciola che comprende anche significativi stabilimenti termali di Piazza dei Bagni e dell’intero bacino idrotermale di La Rita. Non si tratta di “nuove fabbriche” ma di “recupero di strutture produttive” e quindi perfettamente compatibile con il Piano Urbanistico Territoriale dell’isola d’Ischia in vigore perché approvato dal Ministero dei Beni Culturali nel 1995 e quindi non può non avere il parere obbligatorio e favorevole della Soprintendenza ai Beni Paesistici della Provincia di Napoli.

Sembra impossibile che nell’isola d’Ischia esistono due aree industriali dismesse proprio nel settore economico trainante di tutta l’isola ed appare inverosimile che un argomento del genere non costituisca interesse né per la Associazione degli Albergatori né per quella dei  Termalisti il che dà un’idea del grado di rappresentatività di queste associazioni imprenditoriali come colpisce il silenzio dei sindacati dei lavoratori degli alberghi e delle terme segnale di una altrettanto debole rappresentatività.

Questo progetto è l’UNICO capace di dare una  “riconquista della speranza” soprattutto per i riflessi occupazionali che potrebbe avere (circa 200 occupati) per Casamicciola  della quale la stampa locale si sta occupando per la disastrosa situazione finanziaria del Municipio con la paventata dichiarazione di dissesto finanziario con la messa in liquidazione delle sue due società pubbliche, autentici “carrozzoni”. Un Paese così carico di “Storia Negata”  ma dalle concrete possibilità di rilancio economico, sociale, civile, non può essere ridotto ad una “curatela fallimentale” dalla guida politica del sindaco Arnaldo Ferrandino con la sua giunta di soli due assessori di uno “esterno” al Consiglio Comunale dove lo stesso ha occupato una sedia per 18 anni.
Accanto ad una necessaria politica di risanamento finanziario occorre porre con entusiasmo una politica di rilancio che è difficile ma possibile – tanto da suscitare interesse a livello nazionale dall’Associazione delle Società di Trasformazione Urbana (ASTUR) manifestata dal suo presidente avv. Renato Perticarari nel convegno del 21 aprile “Ischia, lo sviluppo possibile” -   con l’attuazione dei sostegni finanziari  dell’Unione Europea, del Governo, della Regione con l’avvio della Società di Trasformazione Urbana ai sensi dell’art.120 del Testo Unico degli Enti Locali che deve essere impostata dal COMUNE, cellulla fondamentale della Democrazia delle Autonomie.
Questa è l’unica strada percorribile.

Il recupero del complesso Pio Monte NON è una battaglia personale. Nel  volume di Raffaele Castagna “1950-1999 cinquanta anni di vita e di storia dell’“isola verde” alle pagg.109 e 110 è riportata la relazione dell’assessore ai lavori pubblici di Casamicciola, dottor Lorenzo Mennella, contenuta nella delibera di giunta n.64 del 17.2. 1982 dove si approvava un piano di recupero del complesso ai sensi della legge n.457 a testimonianza di come l’instabilità politica, il personalismo politico,la distruzione della continuità amministrativa,abbiano  impedito a Casamicciola ed alla sua popolazione una crescita civile determinando una irreversibile decadenza.
Ma è necessario sottolineare che  il progetto dei “Percorsi delle Therme” è occasione di sviluppo per  l’intera isola d’Ischia e soprattutto per i giovani ai quali i promotori dedicano tutti i loro sforzi come impegno di  due generazioni, come dovere di padri e madri nel solco di una tradizione civile  ereditata dai Precursori.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.