E’ nelle edicole e nelle librerie dell’ isola d’ Ischia a partire da mercoledì 20 giugno 2012 il numero di giugno/ luglio – anno XXXIII n. 4 - de “ La Rassegna d’ Ischia”, il periodico di ricerche e di temi turistici, culturali, politici e sportivi diretto dal prof. Raffaele Castagna, a cui è allegato il libro di Giuseppe Mazzella “ Ischia, la pianificazione mancata – la storia di uno sviluppo edilizio ed economico senza programmazione dal 1949 al 2012” - con una postfazione di Franco Borgogna, presidente dell’ Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’ isola d’ Ischia ( OSIS).
Quella che segue è una presentazione dell’ autore.
“ L’ obiettivo fondamentale della politica urbanistica è di tradurre sul territorio i programmi economici. La Programmazione Economica e la Pianificazione Urbanistica non rappresentano due fasi separabili sotto il profilo operativo ma sono due aspetti di un unico processo”.
L’ affermazione – così perentoria – è di due economisti, Giorgio Fuà e Paolo Sylos-Labini, ed è contenuta nel loro libro “ Idee per la Programmazione Economica” del 1963.
I primi anni ‘ 60 del ‘ 900 in Italia furono quelli della “ svolta a sinistra”, del primo governo di centro-sinistra cioè della diretta partecipazione del Partito Socialista Italiano al Governo insieme alla DC, al PSDI ed al PRI dopo circa vent’anni di governi “ centristi” con il PLI. Furono anche gli anni della “ rottura a sinistra” con il PCI schierato all’ opposizione. Il decennio – 1962-1972 – può essere definito come quello della “ grande speranza” della politica di Programmazione intesa come “ Terza Via” tra il modello di sviluppo liberista e quello collettivista cioè il più serio tentativo di coniugare la libertà economica con l’ esigenza di eguaglianza politica. La politica di Programmazione prevedeva un ruolo decisivo dello Stato nell’ economia, ancora più interventista di quello costruito dai governi centristi.